La proteina C reattiva è un predittore indipendente di mortalità totale e di mortalità per insufficienza cardiaca nei pazienti con infarto miocardico acuto


Lo studio, compiuto presso il Dipartimento di Medicina Interna e di Cardiologia dell’Ospedale di Conegliano Veneto, ha verificato l’esistenza di una correlazione tra proteina C reattiva ( CRP ) e l’insufficienza cardiaca durante l’infarto miocardico acuto.

Lo studio è stato compiuto su 269 soggetti, ricoverati in ospedale per un sospetto infarto miocardico acuto ( IMA ).
Di questi, a 220 è stato confermato un IMA.

La proteina C reattiva è risultata significativamente più alta nei pazienti con IMA rispetto ai pazienti del gruppo controllo ( p=0.001 ) ed ha presentato un picco al 3° giorno.

Tra i pazienti con IMA , la proteina C reattiva era più alta nei pazienti con insufficienza cardiaca ( P aggiustato = 0.008 ).

All’analisi di regressione multivariata è emerso che la proteina C reattiva, misurata il primo giorno di ricovero , era un predittore indipendente sia della progressione dell’insufficienza cardiaca (p
La mortalità totale ad 1 anno e la mortalità per insufficienza cardiaca si è rivelata più alta nei pazienti con valori di CRP maggiori o uguali ad 85 mg/L rispetto a coloro che avevano valori inferiori (p
Il valore di picco (3° giorno) della CRP è risultato essere un predittore indipendente di mortalità totale e di mortalità per insufficienza cardiaca durante l’anno successivo. ( Xagena2003 )

Berton G et al, Am Heart J 2003; 145:1094-1101



Cardio2003


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